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Spinta dalla mia innata curiosità, poco tempo fa ho avuto una piacevolissima chiaccherata via Skype con una imprenditrice molto speciale: la “tailor-made chef” Orsola Muscia.

Confrontiamoci con questa chef italiana “su misura”, residente da diversi anni nel Regno Unito, che ha fatto della sua passione per la cucina una professione stimolante, divertente e, soprattutto, molto apprezzata dai suoi clienti.

Pur avendo una strategia semplice, il suo è un business che funziona: ho individuato nel suo percorso professionale diversi punti chiave che possono essere importanti per tante tipologie di imprenditori: leggeteli con me!

 

1. Sviluppo delle proprie doti innate con ricerca e sviluppo continui

Orsola, classe 19​72​, ha studiato ​lingue​, cucina e pasticceria,​ ha fatto la hostess, ha viaggiato per i cinque continenti, ha conosciuto ingredienti, tecniche di cucina diverse, ha espanso il suo gusto, il suo olfatto, i suoi sensi verso orizzonti totalmente nuovi.

Non ha avuto paura di affrontare nuove e diverse esperienze di vita e professionali

Ha fatto un continuo lavoro di formazione e sperimentazione sul cibo, con grande passione.

Ha sviluppato il suo intuito, ha sperimentato sapori e accostamenti nuovi, ha sviluppato la sua innata creatività sul cibo.

Vuole far riscoprire ai suoi clienti la cultura della buona alimentazione.

Ma non voleva ricadere in una tipizzazione, in una categoria professionale precisa, quindi nel 2000 ​Orsola h​a fondato con sua cugina il​ suo​ servizio di catering nel Regno Unito​, lavorando anche per l’Eton College, il College dei Reali.

La formazione professionale costante è essenziale per stare nel mercato oggi: e tu la stai coltivando? (Prossimamente approfondiremo questo argomento)

 

2. Un pò di fortuna non guasta

Un giorno, mentre lavorava in un negozio di uniformi a Milano, il responsabile del ristorante di una grande firma le regala un libro sulla cucina d’avanguardia​ e le dice che il suo istinto gli suggerisce che è brava a cucinare.

La invita al suo ristorante il giorno stesso sottoponendola a un test, una difficile prova culinaria

Lei subito coglie la palla al balzo, si mette ai fornelli e supera brillantemente questa prova!

Da quel giorno, Orsola comincia a lavorare in cucina per lui, dando via libera alla sua passione.

 

3. La consapevolezza del proprio valore

Le parole di Orsola sono:

La cucina ama me, i cibi vogliono essere cucinati da me, gli ingredienti mi amano, io non faccio alcuna fatica, sono solo un mezzo per cucinare

Gli ingredienti indispensabili della sua professionalità sono la qualità e l’amore.

In 17 anni di professione nel Regno Unito, Orsola ha preparato cene per eventi ​da 10 a 200​ persone presso il celebre collegio di Eton e presso la famiglia dei reali inglesi: questi risultati sono stati importanti per un passaparola per altri contatti di rilievo, che hanno consolidato il suo valore professionale verso un pubblico più ampio.

Puntare sulla massima qualità del proprio prodotto o servizio è sempre premiante!

 

4. La differenziazione del servizio

Orsola, durante un periodo di riposo lavorativo, ha ascoltato il suo cuore e ha sviluppato la sua strategia.

Da alcuni anni è diventata ​anche ​insegnante in corsi di cucina, per adulti e bambini​, dove insegna tecniche di cucina, non le classiche ricette: ad esempio insegna a cucinare e mangiare in modo sano. Un progetto che si sta diffondendo in molte famiglie e scuole.

 

Orsola sviluppa un discorso culturale e interiore: insegna ai suoi clienti a sviluppare il gusto, sperimentare in modo audace con il cuore e la mente​, ​​imparando al contempo​ la razionalità dei principi di chimica e fisica sottostanti​,​ con lo scopo di sviluppare la loro sicurezza in se stessi.

Ad esempio ha insegnato a fare i samosa, i famosi ​fagottini​ a triangolo​ di verdura indiane  a un un club degli chef formato da 14 bambini: un risultato significativo, poichè non è banale imparare a fare la sigillatura della pasta a filo!

Da alcuni mesi, Orsola si è trasferita in Galles, in campagna, per essere a contatto con la natura e offrire ospitalità nel cottage di famiglia.

Ha quindi sviluppato una nuova rete di contatti non solo per i​ suoi​ corsi di cucina ​(per bimbi ed adulti)​ ma anche per creare cene personalizzate per eventi (creative/ fine dining​​/ gluten free/vegetariane/vegane etc)​​.​

Fare una profonda riflessione su come sviluppare attività collaterali al proprio prodotto o servizio principale (core business) può dare maggiori possibilità di coprire i propri costi, allargare il giro dei clienti e sviluppare il proprio business.

 

5. Ottime capacità relazionali

Orsola innanzitutto ha una grande passione per il suo lavoro, e crede nella potenzialità del trasmettere agli altri, fa capire alle persone che hanno delle potenzialità, che sono capaci di cucinare, trasmette agli altri una grande consapevolezza (di fatto svolge anche un supporto di coaching ai suoi clienti).

Vuole bene alle persone e queste si fidano molto di lei

Funziona molto il passaparola classico, anche tramite Facebook, dove riceve costantemente tanti feedback positivi dai suoi clienti che vengono diffusi ad altri potenziali clienti.

E se una professionista simile avesse un classico sito web e altri strumenti di marketing, come si evolverebbe la sua professione?

 

6. Ottimismo e concretezza

Credo che nella vita ci siano potenzialità infinite, credo nella verità. Non bisogna raccontarsi una falsa verità, è necessario capire se una via è giusta o meno. Spero di fare al meglio del mio potenziale: c’è sempre una strada per riuscire in un’impresa.

Lei ammette di essere  stata fortunata perchè ha avuto la possibilità di scoprire la sua passione.

E tu hai consapevolezza del valore del tuo lavoro?

 

7. Gestire un’attività professionale in Gran Bretagna

Nel Regno Unito basta seguire alcune semplici regole professionali, ogni due anni un agente sanitario fa un’ispezione della cucina, controlla macchinari, impianti di refrigerazione, regole di trattamento degli alimenti e assegna all’imprenditore un certificato con un punteggio (Orsola ha conseguito 5/5)

Inoltre, c’è poca burocrazia ed evasione, l’imprenditore comunica al suo Commercialista quali sono gli incassi e le spese e lui calcola le imposte.

 

In Italia ci sono tanti vincoli normativi che possono scoraggiare un neo imprenditore, ma se necessiti di una consulenza “tailor made” a supporto nella creazione del tuo ristorante contattaci oggi  stesso!

Contattaci per ricevere la tua consulenza su misura!

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Pubblicato da Elena Tallarita

Nata nel 1973, comincio a lavorare in Studio dal 1991 e mi laureo nel 1998, mi iscrivo all’Ordine dei Commercialisti nel 2001. Le mie principali competenze, oltre alle classiche contabili e fiscali, sono: – Rilancio delle piccole imprese e microimprese – Assisto i “Food and beverage manager” per il settore della ristorazione – Amministrazione di Sostegno, per garantire un supporto professionale e umano alle persone con disabilità – Formazione per la gestione della contabilità

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1 commento

  1. Grazie Elena per il tuo interesse e passione nel diffondere strategie di business e aiutare i tuoi clienti nel proseguimento del loro percorso di crescita professionale.
    Le tue parole mi hanno emozionato e fatto riflettere, sono stata intervistata qualche volta ma tu hai avuto la capacita’ di cogliere aspetti sui quali non avevo mai riflettuto prima, grazie!!
    Spero che le persone che leggeranno la mia storia si sentano, non solo ispirate, ispirate a FIDARSI della propria voce inetriore, ma SICURE che questa E’ SEMPRE ASSOLUTAMENTE VERA!

    Chiunque tu sia, sii consapevole che TU HAI ALMENO UNO SE NON DIVERSI DONI che la vita esige che tu condivida con gli altri, NON AVERE PAURA MAI!!! Auguri di buon successo a tutti, ma proprio tutti.

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